PENSIONI FEBBRAIO 2025 – AUMENTI

Dobbiamo innanzitutto prendere in considerazioni due date, per poter verificare l’aumento legato al recupero dell’inflazione dell’0,8%:

-il 1 febbraio, per coloro che hanno il conto postale;

-il 3 febbraio, per coloro che hanno il conto bancario.

La rivalutazione di tutta la percentuale indicata in precedenza, però non è valida per tutti, ma è prevista solo le pensioni fino a quattro volte il minimo, ossia a quelle fino a 2394,44€.

Per le pensioni che supereranno questa cifra e che arriveranno fino a 2993,05€, allora il recupero sarà dello 0,72%. Per quelle invece superiori a 2993,05€, il recupero sarà dello 0,6%.

Inoltre nella pensione di febbraio saranno accreditati anche gli arretrati relativi al mese precedente di gennaio.

Importante è tenere in considerazione anche della riduzione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo, che hanno portato a diminuzioni delle pensioni, per chi si ritira dal lavoro ora.

Questo coefficiente varia in base all’età di uscita dal lavoro:

-se si va in pensione prima, sarà più basso chiaramente, con un valore di 4,536 a 60 anni di età;

-se si va in pensione più tardi, sarà più alta, con un valore di 6,510 a 71 anni di età.

BONUS NATALE 2024

Consiste in un bonus erogato con la tredicesima, che spetta al lavoratore dipendente che presenti una richiesta scritta, in cui dichiari di averne diritto. Dovrà indicare inoltre il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico, oppure solo il codice fiscale dei figli, nel caso di nucleo famigliare monogenitoriale, e la somma spettante è di 100€.

Si parla di nucleo monogenitoriale, quando l’altro genitore è deceduto, oppure quando non ha riconosciuto il figlio, quando è stato adottato o affidato ad un solo genitore.

I requisiti richiesti per poterlo percepire, sono tre:

-avere nel 2024 un reddito complessivo inferiore a 28mila € (non concorre alla formazione del reddito, quello dell’abitazione principale e delle relative pertinenze)

-avere sia il coniuge e sia almeno un figlio, fiscalmente a carico.

Il coniuge non dovrà essere legalmente ed effettivamente separato. Per quanto riguarda il figlio invece anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto oppure adottivo o affidato.

– avere un’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente, di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente.

BOLLETTE: FINE MERCATO TUTELATO ELETTRICITA’

A luglio si è concluso il servizio di maggior tutela per l’elettricità.

Alcuni clienti sono passati al mercato libero, altri invece sono entrati nel servizio a tutela graduale, per 3 anni. Gli unici che potranno rimanere nel mercato tutelato, sono i clienti definiti vulnerabili.

Di seguito le condizioni di chi rientra in questa categoria:

  • Aver compiuto 75 anni di età
  • Percepire il bonus sociale o bonus per gravi condizioni di salute
  • Essere soggetto a disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92
  • La fornitura della luce si trova in una struttura abitativa di emergenza, a seguito di eventi calamitosi
  • La fornitura della luce è in un’isola minore non interconnessa.

Ogni cliente, vulnerabile o meno, può scegliere in ogni momento di entrare nel mercato libero. Il cliente vulnerabile in ogni momento può richiedere il servizio di tutela.

Chi non fa parte della categoria dei vulnerabili e allo stesso tempo non è passato al mercato libero, in automatico si è trovato nel servizio di tutela graduale, che avrà delle offerte simili a quelle del mercato libero, ma con condizioni equiparate di Tutela.